Osteoporosi
Guida all’osteoporosi
L’osteoporosi è una malattia molto comune che colpisce lo scheletro. In un paziente con osteoporosi, le ossa cominciano a perdere i loro minerali indebolendosi, lasciando lo scheletro fragile e soggetto a facili fratture che possono essere anche spontanee, ciò senza bisogno di un trauma meccanico accidentale per rompersi. L’osteoporosi colpisce le persone di età superiore ai 65 anni e la maggior parte, otto su dieci, sono donne, anche perché le donne hanno una vita mediamente più lungo degli uomini.
Il danno sociale, oltre a quello evidente personale e famigliare, della osteoporosi è molto alto:
- la metà delle fratture ossee sono sicuramente collegabili più o meno in modo importante, all’osteoporosi;
- Esiste una possibilità su cinque, dipende da vari fattori, che una persona con una frattura dell’anca possa morire nel giro di sei mesi;
- la maggior parte di persone che hanno l’osteoporosi e che subiscono una frattura, rimane molto tempo ricoverata in ospedale con evidente costo a carico della collettività;
- la riabilitazione, in particolare per i soggetti più anziani e non solo, necessita di tempi lunghi in strutture attrezzate, case di cura o strutture previste sia per la lunga degenza, sia per la riabilitazione.
Anatomia
Le ossa sono vive e come tali si rinnovano, alla pari di tutto il resto del corpo, adattandosi a come viene usato il nostro corpo. Credo sia intuibile, che se ho una buona tonicità muscolare, costringo le ossa a essere loro stesse robuste, nell’indebolire la muscolatura del corpo, indirettamente, indebolisco anche le ossa.
Anche variazioni ormonali o del sistema immunitario, influenzano come si ricostruiscono le ossa o anche come si possono degenerare.
La formazione finale delle ossa, intesa anche come densità dell’osso stesso, in genere arriva ai 25 anni; solo se si adotta una dieta corretta con vitamina D e calorie sufficienti, abbinata ad una buona attività fisica, si riesce a mantenere uno scheletro sano. Questo è vero se non intervengono altri fattori come malattie particolari o anche situazioni naturali come la menopausa nelle donne, altro fattore che incide sul fatto che la osteoporosi le preferisce, che con la perdita di estrogeni può essere la causa di un veloce calo di densità delle ossa.
Esistono delle cellule ossee specifiche per generare nuovo osso, gli osteoblasti, inutile dire, che stimolare la creazione di queste cellule aiuta l’organismo a costruire ossa e a migliorarne la densità.
Purtroppo, esistono anche cellule che sono responsabili della degenerazione delle ossa, gli osteoclasti, che se riassorbono cellule ossee più rapidamente di quando gli osteoblasti non possono produrre,si ha una perdita di massa ossea , si forma l’osso spugnoso, generalmente, all’interno delle ossa vertebrali e alla fine delle ossa lunghe.
Le donne dopo la menopausa tendono ad avere un veloce ricambio cellulare, a causa dell’improvvisa diminuzione della produzione di estrogeni il rapporto tra le cellule che producono osso, gli osteoblasti, e quelle che lo deteriorano, gli osteoclasti, varia notevolmente con prevalere di quest’ultimi. Si genera una forma di osteoporosi che indebolisce le ossa e in particolare, si hanno fratture della colonna vertebrale e del polso .
Le fratture dell’anca sono più comuni negli anziani con osteoporosi da invecchiamento chiamata anche di tipo primario.
L’osteoporosi secondaria prevede la perdita di massa ossea causata da un altro problema medico che interferisce con la funzione delle cellule di osteoblasti e da iperattività agli osteoclasti, ad esempio condizioni che causano inattività, squilibri ormonali,tumori, ecc…
Anche alcuni farmaci sono noti per causare osteoporosi secondaria a causa del loro impatto sul turnover osseo, in particolare l’uso a lungo termine di corticosteroidi.
Osteoporosi crea ossa deboli, quando si presenta una situazione stressate o delle lesioni, spesso si forma una frattura.
Le fratture sono più frequenti quelle dell’anca e delle vertebre (colonna vertebrale della schiena), più raramente, possono verificarsi anche nella parte superiore del braccio, nel polso, nel ginocchio e nella caviglia.
Cause
L’invecchiamento è uno dei principali fattori di rischio per osteoporosi e fratture osteoporotiche.
Se si è fortunati da vivere una vita lunga, si hanno molte più probabilità di sviluppare ossa indebolite dall’osteoporosi.
Nelle donne , la perdita di estrogeni in menopausa provoca perdita ossea fino al due per cento l’anno.
Le donne bianche sopra i 50 anni hanno un rischio di frattura nell’arco di tempo di circa il 75 per cento.
Principali fattori che concorrono all’osteoporosi:
- età avanzata
- il genere femminile
- basso peso corporeo o una costituzione sottile e slanciata
- recente perdita di peso
- precedenti di fratture
- predisposizione genetica, scorsi familiari di fratture
- consumo di tabacco
- abuso di alcol
- la mancanza di esercizio fisico
- uso prolungato di alcuni farmaci(corticosteroidi, anticonvulsivanti, farmaci per la tiroide ed altri)
- etc…
Questi fattori principali di rischio, sono importanti come indici di probabile scarsa massa ossea e, quindi, per determinare le probabilità di avere una frattura.
Le persone con ridotta massa ossea ma senza altri fattori di rischio spesso non sviluppano fratture, mentre anche in presenza di piccole quantità di perdita di massa ossea, ma con molti fattori di rischio, aumentano le probabilità di sviluppare alla fine delle fratture.
Sintomi
Le fratture causate da osteoporosi sono spesso dolorose, ma l’osteoporosi non ha precisi sintomi di preavviso, ecco perché è particolarmente importante fare il test per una donna dopo la menopausa o per una persona, maschio o femmina, in presenza di uno qualsiasi dei fattori di rischio di cui sopra.
Le donne over 65 devono essere testate anche se non hanno altri fattori di rischio, come le persone con altri problemi ossei o che assumono farmaci che indeboliscono le ossa; un primo screening per l’osteoporosi è indolore e non invadente.
Diagnosi
Come diagnosticare l’osteoporosi?
Si possono fare test per prevedere le possibilità di osteoporosi, si trovano facilmente in farmacia e non servono richieste specifiche del medico, la maggior parte di queste proiezioni sono fatte da una macchina che esegue la scansione dell’osso del tallone del piede.
Un modo semplice e veloce per avere un’idea della vostra densità ossea, attenzione perché questo test non è del tutto esatto per la natura e la funzione stessa del tallone, abituato a portare molto carico potrebbe risultare una densità ossea normale, mentre altre ossa come quelle della colonna vertebrale potrebbero avere una bassa densità. Se la scansione del piede mostra una bassa massa ossea, si dove parlare con il medico, che richiederà quali fattori di rischio sono presenti e informazioni sullo stile di vita e la dieta seguita, per sviluppare un piano per aiutare a costruire o mantenere la densità ossea.
Il medico può anche raccomandare esami diagnostici per essere più preciso, l’assorbimetria a raggi X a doppia energia ( DEXA ) è il metodo più comune per misurare la massa ossea.
L’esame utilizza speciali raggi X nelle ossa dell’anca e della colonna vertebrale per mostrare la vostra massa ossea in queste aree, confrontando i risultati con quelli ottenuti da un elemento sano di trent’anni; se il risultato è uguale non ci sono problemi, se si ha un risultato tra 1-2,5, siamo alla presenza di una forma lieve di osteoporosi, se il risultato è superiore a 2,5, si ha l’osteoporosi.
Se il medico vuole dati più precisi e sapere se la massa ossea è stabile, cosa che la DEXA non può rilevare, può consigliare altri tipi di scansioni ossee o test ad ultrasuoni.
Il medico può anche prescrivere farmaci che creano marcatori, nel sangue o nelle urine, che indicano che cosa sta accadendo nelle ossa dal punto di vista del ripristino e del deterioramento delle cellule.
Se dai test di densità ossea risulta la presenza di ossa indebolite, il medico dovrà valutare ed escludere altre possibili cause dell’osteoporosi come problemi di midollo o di ormoni, servendosi di semplicissimi esami del sangue.
Da non sottovalutare come causa dell’indebolimento delle ossa la possibile carenza di vitamina D, l’osteomalacia, che dipende dalla dieta che ne è povera e/o dalla mancanza di luce solare, verificabile con esami delle urine e del sangue. Quasi il 10 per cento delle persone con fratture dell’anca nelle parti settentrionali del mondo hanno osteomalacia, piuttosto che l’osteoporosi.
Il trattamento dell’osteoporosi
L’obiettivo del piano di trattamento sarà quello di prevenire le fratture, in particolare se avete già sofferto di una o più frattura da osteoporosi.
Per prevenire le fratture, è necessario aumentare la massa ossea adottando varie strategie comportamentali e/o terapeutiche:
- Assicurarsi di assumere abbastanza calcio e vitamina D, indispensabile per assorbire il calcio.
- Solo l’assunzione di calcio potrebbe ridurre le fratture del 10 per cento, in genere si deve ricorrere ad integratori dietro una precisa prescrizione del medico; si è visto che una assunzione extra di calcio e vitamina D, migliora anche l’efficacia di tutti gli altri trattamenti per l’osteoporosi.
- Si deve assumere una quantità sufficiente di calorie per mantenere un peso sano, essere troppo magri aumenta il rischio di fratture osteoporotiche, anche una perdita di peso può essere una causa di perdita ossea.
- Fare esercizio fisico! Come abbiamo già scritto, le ossa si adeguano ai nostri movimenti, se si fa esercizio si rinforzano i muscoli e di conseguenza le ossa. Anche bassi livelli di esercizio fisico possono aiutare a mantenere meglio la massa ossea, esercizi a basso impatto come: camminare veloce, salire le scale, e le forme sicure di danza, ecc…, aiutano stimolando gli osteoblasti, rallentando il riassorbimento cellulare. Anche esercizi con pesi leggeri possono aiutare a mantenere le ossa sotto i muscoli forti, anche esercizi specifici per l’equilibrio, possono aiutare a prevenire le cadute che sono spesso la causa di fratture.
- Consultare un buon fisioterapista per farsi dare,ma anche per essere seguiti, un programma di esercizio fisico specifico, le donne in menopausa dovrebbero evitare il sovrallenamento e fare attenzione ad alcuni disturbi alimentari, che possono causare problemi puramente femminili (tipo amenorrea).
- Se si fuma, smettere immediatamente.
- Se bevi alcolici, farlo moderatamente.
Terapie farmacologiche
Se si seguono i vari consigli riportati e si continua ad avere perdita di tessuto osseo, il medico può prescrivere farmaci per rallentare il riassorbimento della vostra massa ossea. Se una donna ha già superato la menopausa, la terapia ormonale sostitutiva può essere molto efficace.
Alcuni farmaci possono rallentare la degenerazione ossea, (bifosfonati e calcitonina); gli studi hanno dimostrato che l’80 per cento delle donne riesce a costruire massa ossea fino al due per cento l’anno, nel periodo che è in terapia estrogenica sostitutiva. Gli estrogeni hanno dimostrato di diminuire la presenza di fratture nelle vertebre del 50 per cento e fratture dell’anca del 25 per cento. Gli studi hanno anche dimostrato che la terapia ormonale sostitutiva può anche avere indici più bassi della malattia coronarica, alleviare alcuni sintomi della menopausa e forse anche prevenire o ritardare la malattia di Alzheimer.
Di contro, la terapia ormonale sostitutiva preoccupa molte donne perchè gli studi hanno dimostrato che può aumentare il rischio di cancro al seno; alle donne con una storia familiare di cancro al seno o che hanno avuto un ictus o tromboflebite (coaguli di sangue ), la terapia ormonale sostitutiva non è probabilmente appropriata.
Altre donne dovrebbero almeno prendere in considerazione l’assunzione di estrogeni, i ricercatori stimano che, se gli estrogeni sono stati costantemente utilizzati, potrebbero ridurre tutte le fratture osteoporotiche dal 50 al 75 per cento.
La terapia ormonale sostitutiva deve essere continua per essere efficace, se una donna smette di prendere gli estrogeni, inizierà a perdere di nuovo tessuto osseo a un ritmo molto veloce ed entro sette anni, la densità ossea sarà uguale a quella di una donna che non ha mai fatto una terapia con estrogeni.
La calcitonina è un farmaco usato nei pazienti con fratture, ma solo il medico può dare la giusta dose. La calcitonina si lega ai osteoclasti (le cellule ossee che riassorbono l’osso ) e diminuisce il loro numero ed anche i loro livelli di attività. Una curiosità: la calcitonina di salmone è molto più efficace di quella da esseri umani.
Il medico ha bisogno di lavorare insieme al paziente per monitorare gli effetti della calcitonina che essendo un farmaco relativamente nuovo, non ne conosciamo appieno i vari effetti nel tempo.
I bifosfonati a lento riassorbimento interessano gli osteoclasti. Un bisfosfonato chiamato alendronato è stato approvato per l’osteoporosi, studi hanno dimostrato che aumenta la massa ossea e previene fratture nelle donne. Non è stato testato in uomini, ma la maggior parte dei medici suppone che sarebbe altrettanto efficace per loro. Nessuno è sicuro di come funziona l’alendronato quando viene utilizzato per un lungo periodo, ma la sospensione del farmaco non sembra causare la perdita ossea rapida che accade quando qualcuno smette di prendere estrogeni.
L’alendronato può causare effetti indesiderati al sistema digestivo, è necessario lavorare a stretto contatto con il medico se lo si assume.
Alcuni farmaci sono allo studio della comunità scientifica, come il fluoruro di sodio che può essere utile nelle osteoporosi meno acute; questi farmaci influenzano i tuoi osteoblasti in modo da fargli produrre più osso.
Altri farmaci in esame sono gli anti-estrogeni,(SERM) che migliorano la densità ossea e prevengono le fratture come gli estrogeni, il loro vantaggio principale rispetto alla terapia ormonale sostitutiva è che non aumentano il rischio di cancro al seno .
Fisioterapia
Molti pazienti hanno maggiori benefici lavorando con un fisioterapista. Le persone imparano modi sicuri di spostamento, sollevamento e movimenti vari con l’esercizio fatto con la guida e il controllo dello specialista. Trattamenti che servono ad ottenere forza muscolare e migliorare la postura.
Il fisioterapista basa il suo lavoro sui risultati dei test esguiti e le informazioni ricevute da voi e dal vostro medico, esaminerà anche l’altezza del corpo, la postura, i movimenti del corpo, la forza, la flessibilità, l’equilibrio e valuterà la possibilità di una caduta.
In base a tutte queste misurazioni, il terapeuta si fa un’idea di come l’osteoporosi colpisce le ossa e la postura, confrontando le rilevazioni per un periodo di tempo può mantenere sotto controllo il vostro successo con i trattamenti .
Esercizi di postura sono utilizzati per aiutare a essere alto, recuperando l’altezza del corpo comunemente perso con osteoporosi, questo può aiutare i pazienti che hanno ricurve da errori di postura, chiamate cifosi, nella parte superiore della colonna vertebrale. In una postura corretta della colonna vertebrale, la testa è in equilibrio sulla sommità della spina dorsale piuttosto che sporgere in avanti sbilanciando il peso.
Negli esercizi di postura, l’obiettivo è di ottenere il vostro corpo allineato dalla testa ai piedi, con il peso passante attraverso i fianchi. Nelle persone con osteoporosi avanzata, la parte superiore del corpo è comunemente piegato in avanti o sui fianchi, questo impedisce alle ossa dell’anca di ottenere la giusta quantità di sollecitazione e di peso avendo come risultato, un indebolimento delle ossa che saranno più inclini alla frattura.
Il terapeuta spiegherà come ottenere una buona postura in pratica, ovvero il modo di allineare il corpo durante le normali attività. Ricordate che la postura è sana ed equilibrata, con il corpo allineato dalla testa ai piedi. La stessa postura deve essere utilizzata quando ci si piega in avanti per prendere le cose, invece di curvare le spalle e la parte superiore della schiena, si deve mantenere il suo allineamento corretto, ci si piega in avanti a livello dell’articolazione dell’anca. Questo comportamento mantiene la schiena in una posizione regolare e previene alle vertebre di spostarsi in avanti. Quando le ossa sono indebolite da osteoporosi, piegando la colonna vertebrale in avanti durante un piegamento e sollevamento, aumenta il rischio di una frattura della colonna vertebrale.
Il terapeuta lavorerà con il paziente nella progettazione di un programma dove si deve prevedere anche la sicurezza degli esercizio. Esercizi con pesi rafforzano l’osso esistente ed i muscoli intorno alle articolazioni, anche passeggiate all’aria aperta o sulle apposite macchine simulatrici da palestra-casa, facendo forme sicure di danza e l’esecuzione di allenamento aerobico, dove non si cerca lo sforzo massimo ma quello continuativo e quasi rilassato.
Alcune delle soluzioni per l’esercizio sicuro per l’osteoporosi includono l’utilizzo di un buon allineamento del corpo, evitando di piegare o di torcere il tronco, innalzando la quantità dei pesi e il numero di ripetizioni gradualmente rispettando il programma degli esercizi. Evitare esercizi che arricciano il busto in avanti come: equitazione, cyclette, sit-up, ecc… Non esercitarsi impiegando addominali e macchine da stretching o vogatori, ma sono da preferire esercizi che promuovono la postura eretta della colonna vertebrale come camminare, ricordandosi di fare esercizi della parte superiore del corpo con la schiena sostenuta in allineamento ottimale.
Il fisioterapista verificherà anche, per essere sicuri, la presenza di un buon equilibrio, la mancanza di detto può portare ad una caduta pericolosa e in presenza di osteoporosi la caduta spesso finisce per fratturare un osso, una situazione potenzialmente pericolosa anche per la vita. Esercizi per migliorare l’equilibrio può essere semplice come stare in piedi su un solo piede in appoggio, o praticare discipline cone il tai chi, una dottrina marziale originaria della Cina. Oltre a ottenere un migliore equilibrio, le persone che utilizzano i giusti movimenti degli esercizi, mostrano anche una postura migliore e migliora anche la flessibilità e la forza. Il terapeuta continuerà a confrontare i risultati dei test per verificare il miglioramento: l’obiettivo del terapeuta è quello di aiutare a diventare abile e sicuri con gli esercizi per migliorare la tua statura, la forza e la flessibilità, dando consigli su come evitare problemi futuri. Quando i pazienti sono a buon punto del recupero fisico comportamentale, il terapeuta continuerà ad essere una risorsa, ma i pazienti continueranno gli esercizi, come sarà previsto da un programma specifico, a casa.